Spicco il volo,
trattenendo il fiato
per essere più leggero
nel risalire il cielo freddo
di fine dicembre.
Poi quando sono sopra la notte
dell’ultimo dell’anno,
mentre passo in mezzo
ai fuochi d’artificio,
butto fuori tutta l’aria,
affinché il mio peso
mi faccia ridiscendere
con la tranquilla lentezza che,
poco prima dell’Epifania,
mi faccia intravedere
il punto esatto
in cui lasciare cadere
il pacchetto imbottito.
Così vicino da sentirne
il tonfo morbido,
tanto da credere
che sia il battito
del tuo cuore,
nel riceverlo.
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